Il Marketing del Posizionamento #2 – Lo sticchio di mercato

Posizionamento.

Se hai visto il video precedente forse sai che sto leggendo POSITIONING, di Al Reis e Jack Trout, un libro che è considerato una pietra miliare del marketing.

E saprai anche che, senza uno sforzo dedicato, la pronuncia corretta del cognome Reis mi scappa da tutte le parti. Rais, Reis, Riiæs?

Comunicazione o sovraccarico? – Come aggirare il rumore di fondo.

Difetti di pronuncia a parte, io ho l’impressione che gli autori del libro non vedessero di buon occhio l’iper comunicatività che contraddistingueva la società degli anni 80.

Chissà come si sentirebbero nel 2021 allora! Dove quell’iper comunicatività è stata aumentata esponenzialmente da diavolerie tecnologiche che loro non conoscevano: il web e i cosiddetti social networks.

Dal loro punto di vista, essendo sedotta dall’idea della comunicazione, la nostra società non riusciva a valutare i danni collaterali del grande rumore di fondo che ne derivava.

Il sovraccarico dei nostri canali percettivi ha fatto si che solo una piccola parte dei messaggi ci arrivassero. Ed è davvero improbabile che siano stati quelli più importanti!

Paradossalmente, tanto negli anni 80 come oggi, nulla sembra essere più importante della comunicazione.

Senza di essa nulla sembra realizzabile e non importa quanto tu possa essere dotato.

Se la sai usare bene, invece tutto diventa possibile.

Infatti quella che viene solitamente chiamata fortuna, con buona probabilità, è una conseguenza di una comunicazione efficace!

Secondo gli autori, la comunicazione efficace è la capacità di dire le cose giuste, alle persone giuste, al momento giusto!

 

Entrare nella mente del cliente: ma che vuol dire?

Il posizionamento quindi, è un sistema organizzato, per trovare una finestra di accesso, nella mente di uno specifico qualcuno.

E si basa sul concetto che la comunicazione deve avvenire esclusivamente nel contesto giusto, al momento giusto, verso i giusti destinatari.

Il modo più semplice per posizionarsi giusti, nella mente di una persona, secondo Al Reis, è entrarci per primo.

Entrare nella mente altrui per primi, hai capito bene.

Francamente mi sembra una spiegazione un tantino riduttiva, ma secondo lui, per constatare la validità di questo principio basta porsi alcune semplici domande.

  • Come si chiamava la prima persona che ha volato in solitaria attraverso il Nord Atlantico? Charles Lindbergh.
  • Come si chiamava la seconda persona che ha volato da sola attraverso il Nord Atlantico?
  • Come si chiama la prima persona che ha camminato sulla luna? Neil Armstrong
  • Come si chiama la seconda?
  • Come si chiama la prima persona con cui hai fatto l’amore?
  • Come si chiama la seconda?

Francamente io i nomi delle 5 donne con cui sono stato me li ricordo tutti. Ma ho trovato indimenticabili anche le parentesi con Candida e Mononucleosi.

Ma Al Reis e Jack Trout sostengono che la prima persona, la prima montagna, e perfino la prima malattia venerea a posizionarsi, sarà terribilmente difficile da rimuovere.

  • Tesla nell’automotive elettrico;
  • Amazon nel commercio on-line;
  • Facebook nei social networks;
  • Apple nel settore informatico;
  • Epstein Barr nei globuli bianchi;
  • Alessandro Barison nel Valore Relazionale!

Gli autori di Positioning poi sostengono una cosa che sembra ovvia, e invece non lo è.

 

L’importanza del brand – e di dove trova il nido.

La prima cosa di cui hai bisogno per “fissare il tuo messaggio in modo indelebile nella mente” dei clienti, non è affatto un messaggio. È una mente.

Una mente vergine. Una mente che non è stata occupata…

dal marchio di qualcun altro.

Oggi diremmo uno sticchio di mercato… ah no scusate… una nicchia di mercato.

In sostanza si parla della magia che nasce tra la nicchia e sta nicchia! Si capisce?

E infatti gli autori di Positioning ritengono che ciò che è vero negli affari è vero anche in natura.

Ne parleremo nel prossimo video.

Gagliardo eh!

https://www.youtube.com/channel/UCl36g8AuOZIb5yLgEU2IUww

https://www.linkedin.com/company/ilvalorerelazionale/

https://www.facebook.com/ilvalorerelazionale

Cos’è il marketing di posizionamento? #1

“Qui c’è un problema di comunicazione”!

Quante volte hai sentito pronunciare questa frase?

IL BRUSIO DELLA PUBBLICITÀ

La “mancanza di comunicazione” è la ragione più comune e più universale che le persone trovano per i loro problemi.Esse assumono che basti comunicare di più affinché molti dei problemi del mondo si risolvano.Sembrano essere convinte che, qualsiasi sia il problema, basta sedersi e parlarne, per risolverlo.Rassicurante!

La prima cosa da capire è che il posizionamento inizia con un cavallo di Troia, che può essere un prodotto, un servizio, un’ azienda, un’istituzione, una persona o addirittura tu stesso…o tu stessa.

Ma il posizionamento non è una cosa che tu fai al cavallo di Troia. È lo spazio che occupi, la posizione che conquisti, nella mente del destinatario, grazie al cavallo di Troia!

Ecco perché non è corretto parlare di “posizionamento del prodotto”: il posizionamento è una cosa che fai alla mente del destinatario.

Non che il posizionamento non implichi delle modifiche al prodotto, ma esse sono cosmetiche ed estetiche, funzionali a occupare una posizione privilegiata dentro la mente del potenziale cliente.

Marketing e comunicazione del posizionamento

IL RAPPORTO FRA COMUNICAZIONE E REALTÀ INTERNA DEL DESTINATARIO

Secondo Al Reis, padre del posizionamento, per avere successo oggi, devi riuscire a toccare l’unica realtà che conti: quella che è già nella mente del destinatario.

Non si tratta quindi di andare a creare qualcosa di nuovo o di diverso, ma di allacciare connessioni con quello che già esiste dentro il destinatario.

Quindi per ottenere grandi risultati, sempre secondo Al Reis, è necessario focalizzarsi su obiettivi molto specifici e segmentare i destinatari creando percorsi dedicati, verso la loro mente.

L’efficacia di questo approccio si spiega con il fatto che, la mente umana, ancor più quando è iperstimolata, accoglie solo ciò che corrisponde a conoscenze o esperienze precedenti.

Quindi una cosa è chiara:

Nel POSIZIONAMENTO Il focus della comunicazione non è sul prodotto, ma sulla mente del cliente.

Questo significa che bisogna trovare il modo di conoscerla bene. Perché è questo che permette di individuare le diverse finestre di accesso.

E a seconda delle diverse finestre di accesso alla sua mente, costruire gli aeroplanini di carta con cui spedirci i messaggi all’interno.

È questa operazione che in gergo è chiamata SEGMENTAZIONE.